Sword Art Online Italia

NerveGear. Realtà o finzione??

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    SAO, SAO SAOOOOOOOO

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    Anche se involontariamente, il protagonista di SAO è il NerveGear e tutti i suoi conseguenti.
    Ma, dal primo episodio, mi sorge spontanea una domanda: si potrebbe crare nella realtà??
    SAO è solo una light novel/serie TV/film/videogioco ma finite queste cose non si può fare più niente. Per questo più passa il tempo più voglio davvero che venga creagto qualcosa del genere e, essendo al corso di studi di Scienze Umane, sono andato avanti un pò con il programma arrivando a trovare i sensi. Quello che farò in questo topic sarà parlarvene e chiedere, ovviamente la vostra opinione.

    Per prima cosa vorrei partire dal senso più facile: il tatto. Infatti, grazie agli studi del neurologo Penfield (di cui parlerò in seguito) si è riusciti a capire molto di più rispetto agli altri sensi la sua funzione. Partiamo col dire che il tatto, a differenza degli altri sensi, ha recettori su tutto il corpo e raccoglie più stimoli (pressione, temperatura e dolore (anche se quest'ultimo, pur essendo maggiormente associato a questo senso, è presente in tutti)). Questo senso funziona attraverso dei recettori (detti corpuscoli) che raccolgono informazioni e le inviano al cervello. I corpuscoli presenti nella pelle non sono uguali in tutto il corpo, ed è per questo che abbiamo parti più sensibili rispetto ad altre (per esempio le labbra sono molto sensibili, a differenza della schiena o della spalla). Questo senso arriva al cervello che li rielabora in sensazioni tramite il sistema nervoso che, cosa più importante e essenziale per rendere effettivo il NerveGear, funziona tramite lo scambio (da cellula in cellula) di impulsi elettromagnetici. Ma come possiamo stimolare le sensazioni del cervello tramite le onde radio?? Per questo ritorno a parlare del neurologo Wilder Penfield (1891-1976) che ha cercato di vedere quali zone del cervello sono dedite a rielaborare gli stimoli del tatto. Con un bastoncino stimolava delle zone del cervello e le persone sentivano il tocco in una zona precisa del corpo. Penfield quindi ha creato una mappa con tutte le zone del cervello che rielaborano il tatto

    uhu
    Quindi si potrebbe far sentire il calore, la pressione e il dolore tramite dei segnali elettromagnetici in specifici punti del cervello sulla base degli studi di Penfield

    Con il metodo opposto si potrebbe capire le volontà di movimento di una persona tramite degli accumulatori di elettromagnetismo nelle parti del cervello relative alle capacità motorie

    afasia

    Fine parte 1
    :kirito:

    Edited by Gabriele (I LOVE Yui) - 15/3/2017, 19:45
     
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  2. Chaiko
     
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    Ciao! Credo che sia possibile che più avanti si svilupperanno devices del genere solo che al momento gli sviluppatori sono concentrati sulla realtà aumentata e su dispositivi di simulazione principalmente visiva (visori come oculus ecc). Poi c'è da tener conto che i segnali inviati sia dal che al cervello non sono molto "forti", se consideri che a livello di consumo l'attività cerebrale consuma come una lampadina da frigo, quindi riuscire ad intercettarle e viceversa, riuscire a mandarle nella giusta potenza in modo da non causare danni deve essere un lavoro molto complicato.
     
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    Bel post. Dieci punti a grifondoro
    Comunque per quello che hai detto mi sono informato e ho scoperto che una compagnia ha creato un dispositivo che grazie ai dei sensori posti nella colonma cervicale i segnali che vengono inviati dal cervello per il movimento riescono a muovere il personaggio nel gioco. Quindi, se riescono dalla colonna cervicale a visualizzare un movimento su una parte più precsia del cervello sarà ancora più facile
     
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  4. Chaiko
     
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    Buondì, riprendo in mano questo post in quanto come ho detto anche in chat ieri ho visto il film, nel quale danno un po' di dati tecnici (non spaventatevi nulla di che) al che mi è ritornata la curiosità su questi dispositivi... Ho fatto una ricerca molto breve quindi non aspettatevi chissà cosa.
    Diciamo che le funzioni del nervegear sono principalmente 2: inviare dati al cervello e ricevere dati da quest'ultimo.
    Per quel che concerne l'invio, ho trovato questo articolo che parla praticamente di una tuta che invia segnali al corpo che vengono poi recapitati al cervello e potrebbe essere UN INIZIO (Prima che cominciate a dire "eh ma che palle star la a mettere su sta tuta ogni volta" e cose così ho voluto specificare che potrebbe essere UN INIZIO)

    Passiamo ora all'intercettazione e ricezione: dispositivi di questo genere ci sono già in altri campi, l'articolo più recente che ho trovato è questo. Brevemente dice che un chirurgo ha avuto un incidente è rimasto paralizzato agli arti inferiori e tramite un esoscheletro che intercetta i segnali neurali e li trasmette alla parte robotica può camminare. La cosa mi ha fatto capire che forse, e dico forse, non siamo così distanti da quel genere di tecnologia, ma mi è sorto un dubbio. Noi per vivere dobbiamo respirare, e la respirazione è gestita da segnali neurali inviati dal cervelletto quindi se venissero intercettati pure quelli smetteremmo di respirare, se invece non venissero inviati al dispositivo all'interno del qualunque applicativo si voglia temo che risulterebbe alienante il non respirare e non vorrei potesse procurare anche eventuali danni.

    Voi che ne pensate? Soprattutto se c'è qualcuno con maggiori conoscenze in questo campo mi piacerebbe confrontarmici. :asunalaugh:
     
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    CITAZIONE (Chaiko @ 14/6/2017, 14:37) 
    Buondì, riprendo in mano questo post in quanto come ho detto anche in chat ieri ho visto il film, nel quale danno un po' di dati tecnici (non spaventatevi nulla di che) al che mi è ritornata la curiosità su questi dispositivi... Ho fatto una ricerca molto breve quindi non aspettatevi chissà cosa.
    Diciamo che le funzioni del nervegear sono principalmente 2: inviare dati al cervello e ricevere dati da quest'ultimo.
    Per quel che concerne l'invio, ho trovato questo articolo che parla praticamente di una tuta che invia segnali al corpo che vengono poi recapitati al cervello e potrebbe essere UN INIZIO (Prima che cominciate a dire "eh ma che palle star la a mettere su sta tuta ogni volta" e cose così ho voluto specificare che potrebbe essere UN INIZIO)

    Passiamo ora all'intercettazione e ricezione: dispositivi di questo genere ci sono già in altri campi, l'articolo più recente che ho trovato è questo. Brevemente dice che un chirurgo ha avuto un incidente è rimasto paralizzato agli arti inferiori e tramite un esoscheletro che intercetta i segnali neurali e li trasmette alla parte robotica può camminare. La cosa mi ha fatto capire che forse, e dico forse, non siamo così distanti da quel genere di tecnologia, ma mi è sorto un dubbio. Noi per vivere dobbiamo respirare, e la respirazione è gestita da segnali neurali inviati dal cervelletto quindi se venissero intercettati pure quelli smetteremmo di respirare, se invece non venissero inviati al dispositivo all'interno del qualunque applicativo si voglia temo che risulterebbe alienante il non respirare e non vorrei potesse procurare anche eventuali danni.

    Voi che ne pensate? Soprattutto se c'è qualcuno con maggiori conoscenze in questo campo mi piacerebbe confrontarmici. :asunalaugh:

    I polmoni (come il fegato e altri organi) soni muscoli involontari e come tali funzionano senza il supporto del cervello. Infatti le persone che per degli incidenti diventano paralitiche hanno tutto il normale funzionamento corporeo (digeriscono, respirano, il cuore batte) poiche tutti i muscoli involontari (cuore compreso pur non essendo un moscolo involontario) funzionano senza il supporto del cervello (non proprio così ma senza il collegamento neuronale). E se proprio il mio ragionamento dovrebbe essere sbagliato diciamo che si potrebbero inviare ddi segnali appena sotto la zona in cui essi vengono annullati in modo da regolare anche la respirazione.
     
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  6. Chaiko
     
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    Mmmh ma noi la respirazione possiamo bloccarla, non c'entra nulla?
     
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    CITAZIONE (Chaiko @ 15/6/2017, 23:24) 
    Mmmh ma noi la respirazione possiamo bloccarla, non c'entra nulla?

    Non puoi bloccarla del tutto. Non puoi morire soffocato senza un aiuto (che sia medicinale o corda) perché il corpo non lo permette. Hai un controllo parziale

    Puoi anche provarci sul serio. Non riesci. L'istinto ti blocca. Diciamo che di per se non potremmo suicidarci e basta. Il nostri cervello è cosi intelligente da non permettercelo. Le persone chs si suicidano di solito hanno problemi di leggera depressione, causata da un abbassamento dell'ormone della felicità, in modo involontario
     
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  8. Chaiko
     
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    Quindi di per se il problema sarebbe quello di riprodurre il respiro dell'intensità necessaria in un preciso momento visto che dubito che sarebbe piacevole la sensazione di non respirare... :asd:
     
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    Wow leggo ottime informazioni ovunque!
    Secondo me il NervGear è possibile;la cosa impossibile è sapere "quando". Di sicuro la cosa non è lontanta,basti guardare SAO: The Beginning che mettendo insieme dispositivi attualmente esistenti e non più sperimentali già riesce a riprodurre alcuni sensi. Ormai ogni anno escono tecnologie a tonnellate,il virtuale fa passi da giganti,e l'interesse mista a grande curiosità cresce a dismisura. Pensando che poi una tecnologia del genere sarebbe eccellente anche in altri campi professionali,quindi oltre il gaming (che ormai ricopre una fetta di mercato molto grande e sarebbe quindi impossibile da escludere),come ad esempio i simulatori che usano nelle accademie di volo,o magari usati per campi militari, o magari usati nel campo medico. Infine il cervello è una delle parti più studiate essendo cosi complicate da capire quindi sarebbe solo un fallimento dell'uomo non provare a usarne a pieno le potenzialità.

    Troppo ottimismo? No,non credo :asunalaugh:
     
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    Oggi pomeriggio esce la parte due sul senso del gusto e dell'olfatto
     
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  11. Chaiko
     
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    Attendo con ansia. :asunalaugh:
     
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    _桐生 京介_

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    Non essere troppo ansioso :asd:
     
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    Non ho avuto tempo di farlo. Chissà quando mi ricapiterà l'occasione
     
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    Voglio proprio complicarmi la vita :D
    Quindi iniziamo.
    Seconda parte: Olfatto e Gusto.
    L'olfatto e il gusto, dal punto di vista sensoriale, funzionano allo stesso modo e, a differenza degli altri sensi che si basano su un a frequenza di una radiazione, questi sensi si basano su reazioni chimiche di alcune cellule: per l'olfatto delle particolari cellule chiamate ciliate (che sono in grado di raccogliere stimoli dall' esterno) e per il gusto le cellule che tutti noi comunemente chiamiamo papille gustative.
    Il problema fondamentale presente in questi sensi è che sappiamo dove si trova l'area del cervello che rielabora l'olfatto e il gusto ma non come queste informazioni sono inviate.

    Quindi posso dire che dovremmo fare uno Sword art online senza sentire niente dal punto di vista olfattivo e gustativo.

    Fine seconda parte.
    :kirito:

    La prossima sarà la vista, poi l'udito e anche la ricreazione vocale all'interno del videogioco.
     
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    _桐生 京介_

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    Beh, essere in SAO senza olfatto e gusto mi sembra inutile :(
     
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